Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'ambito di una controversia relativa al recupero di canoni di concessione demaniale marittima non versati, dichiara l'improcedibilità dei ricorsi per sopravvenuto difetto di interesse della parte ricorrente, la quale ha dichiarato di voler accedere al procedimento di definizione agevolata delle controversie in materia di canoni di concessione demaniale marittima, previsto dal sopravvenuto articolo 100 del decreto-legge n. 104 del 2020, convertito con legge n. 126 del 2020. Il Tribunale, rilevata la complessità e la risalenza delle questioni trattate, dispone la compensazione delle spese di giudizio. Tale decisione si fonda sui seguenti principi: 1) Il sopravvenuto difetto di interesse della parte ricorrente, che ha manifestato la volontà di accedere al procedimento di definizione agevolata delle controversie in materia di canoni demaniali, determina l'improcedibilità del ricorso ai sensi dell'art. 35, comma 1, lett. c), del Codice del processo amministrativo. 2) La compensazione delle spese di giudizio è giustificata dalla complessità e dalla risalenza delle questioni trattate, in applicazione del principio di equità processuale. 3) Il Tribunale, nell'esercizio del proprio potere discrezionale, ritiene opportuno compensare le spese, considerata la particolare natura della controversia e il mutamento della posizione processuale della parte ricorrente. 4) La decisione di dichiarare l'improcedibilità dei ricorsi e di compensare le spese di giudizio è coerente con il principio di economia processuale e di ragionevole durata del processo, evitando ulteriori oneri e dispendi di risorse per le parti e per l'amministrazione della giustizia.