Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Palermo sentenza n. 840 del 2017

ECLI:IT:TARPA:2017:840SENT

Massima

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La decadenza dei vincoli urbanistici preordinati all'espropriazione, decorso il termine quinquennale di validità, impone al Comune l'obbligo di riesaminare la destinazione urbanistica dell'area interessata, mediante l'adozione di una variante specifica o di una variante generale al piano regolatore generale, al fine di reintegrare la disciplina urbanistica dell'area rimasta priva di specifica destinazione. Il proprietario dell'area può presentare un'istanza volta a ottenere l'attribuzione di una nuova destinazione urbanistica, e l'amministrazione è tenuta a esaminarla, motivando congruamente l'eventuale decisione di non accoglimento, ferma restando la sua discrezionalità in ordine alla verifica e alla scelta della nuova destinazione, in coerenza con la più generale disciplina del territorio e con l'interesse pubblico al corretto e armonico suo utilizzo. In caso di inerzia del Comune nel definire il procedimento avviato dal proprietario, il giudice amministrativo può dichiarare l'obbligo dell'ente di provvedere entro un termine congruo, con la possibilità di nominare un commissario ad acta in caso di persistente inadempimento. Tuttavia, la domanda di condanna del Comune al pagamento dell'indennizzo per il ritardo nella conclusione del procedimento, ai sensi dell'art. 2-bis, comma 1-bis, della legge n. 241/1990, è soggetta al previo esperimento del potere sostitutivo previsto dall'art. 2, comma 9-bis, della medesima legge, nel termine perentorio di venti giorni dalla scadenza del termine di conclusione del procedimento, adempimento che, ove non risulti effettuato, comporta il rigetto della relativa richiesta.

Sentenza completa

Pubblicato il 23/03/2017

N. 00840/2017 REG.PROV.COLL.

N. 02298/2016 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2298 del 2016, proposto da:
BONURA Maria, rappresentata e difesa dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio dell’avv. ((omissis)), sito in Palermo nella ((omissis)) n.45;

contro

il COMUNE di PACECO, in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)) e con domicilio eletto presso lo studio dell’avv. ((omissis)), sito in Palermo nella Via Notarbartolo n.5;

per la declaratoria

di illegittimità del silenzio tenuto dal Comune di Paceco sulla richiesta della ricorrente di assegnazione di una nuova destinazione urbanistica ad una ar…

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