Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 5678 del 2011

ECLI:IT:TARNA:2011:5678SENT

Massima

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Il potere di annullamento dell'autorizzazione paesaggistica da parte della Soprintendenza è circoscritto ai soli vizi di legittimità e non può tradursi in un riesame di merito che sovrapponga la valutazione tecnico-discrezionale dell'organo statale a quella compiuta dall'ente locale competente al rilascio dell'autorizzazione. La Soprintendenza può verificare dall'esterno la coerenza, la logicità e la completezza istruttoria dell'iter procedimentale seguito dall'amministrazione comunale, ma non può sostituire i propri apprezzamenti sulla compatibilità paesaggistico-ambientale dell'intervento con quelli espressi dal Comune. Pertanto, la mera constatazione da parte della Soprintendenza che il progetto di ricostruzione "impatta con il paesaggio circostante", senza evidenziare specifici vizi di legittimità dell'autorizzazione comunale, integra un eccesso di potere per sconfinamento del sindacato di legittimità. Analogamente, il rilievo generico circa l'assenza di documentazione comprovante la consistenza originaria dei ruderi da ricostruire non è sufficiente a motivare l'annullamento, in assenza dell'individuazione puntuale delle disposizioni edilizie e paesistiche violate dal Comune nel rilasciare l'autorizzazione. In definitiva, il potere di annullamento della Soprintendenza non può tradursi in una mera sostituzione delle proprie valutazioni tecniche a quelle dell'ente locale competente, ma deve essere ancorato al riscontro di specifici vizi di legittimità dell'iter procedimentale seguito dal Comune.

Sentenza completa

N. 05956/2009
REG.RIC.

N. 05678/2011 REG.PROV.COLL.

N. 05956/2009 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 5956 del 2009, proposto da:
Concetta Prisco, rappresentata e difesa, giusta procura a margine del ricorso introduttivo, dagli Avvocati Arcangelo e Paolo D’Avino, con i quali elettivamente domicilia in Napoli, a via della Cavallerizza n. 60;

contro

il Ministero per i beni e le attività culturali, in persona del Ministro p.t., rappresentato e difeso dall’Avvocatura distrettuale dello Stato ove ope legis domicilia in Napoli alla via A. Diaz 11;
il Comune di Ottaviano, in persona del rappresentante legale p.t., n.c.;

per l'annullamento

a) del decreto del 16 luglio 2009 con il quale la Sop…

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