La sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza per i reati di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di più delitti di riciclaggio e di falsità in certificazione, nonché dei reati fine di riciclaggio e di falsità in certificazione, può essere desunta da una motivazione esaustiva, logica e non contraddittoria del provvedimento cautelare, che evidenzi il ruolo specifico dell'indagato nell'ambito dell'associazione criminosa, anche sulla base di precisi dati fattuali, senza che possano essere rilevanti le generiche contestazioni dell'indagato circa i suoi sporadici contatti telefonici o la sua limitata attività. Inoltre, la competenza territoriale per il reato associativo, in assenza di connessione con i reati fine e di individuazione del luogo di radicamento del sodalizio criminoso o di residenza, dimora o domicilio degli imputati, va determinata secondo il criterio residuale del luogo di prima iscrizione della "notitia criminis", restando irrilevante il luogo di consumazione del primo reato fine.