Cassazione penale Sez. I sentenza n. 20350 del 12 maggio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:20350PEN

Massima

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Il tentato omicidio, caratterizzato dall'animus necandi, è configurabile quando l'agente pone in essere atti idonei e non equivoci diretti in modo non interrotto alla realizzazione dell'evento morte, anche in assenza di premeditazione, purché siano accertati gravi indizi di colpevolezza desumibili dalla natura dell'arma utilizzata, dalla pluralità dei colpi inferti, dalle parti del corpo attinte e dalla gravità delle lesioni riportate dalle vittime, nonché dalle minacce di morte proferite. La scriminante della legittima difesa è esclusa quando l'agente, pur potendo sottrarsi allo scontro, sceglie di aggredire persone disarmate e non pericolose, senza che vi sia stata alcuna provocazione o situazione di pericolo. Parimenti, non è configurabile la desistenza attiva quando gli atti compiuti integrino un tentativo di omicidio pienamente realizzato. La valutazione prognostica del pericolo di reiterazione del reato, ai fini dell'applicazione di una misura cautelare, deve tenere conto della personalità violenta e incline alla aggressività dimostrata dall'indagato, senza necessità di individuare specifiche occasioni di recidivanza, essendo sufficiente la facilità con cui il soggetto violento può trovare nel quotidiano svolgersi della vita di relazione infinite occasioni per dare sfogo ai propri istinti. La scelta della misura cautelare più idonea deve essere adeguatamente motivata, privilegiando di regola gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico rispetto alla custodia in carcere, salvo che non emergano elementi concreti che rendano tale misura inidonea a scongiurare il pericolo di reiterazione del reato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIANI Vincenzo - Presidente

Dott. MASI Paola - rel. Consigliere

Dott. SANTALUCIA Giuseppe - Consigliere

Dott. DI GIURO Gaetano - Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 22/09/2022 del TRIBUNALE del RIESAME di REGGIO CALABRIA;
udita la relazione svolta dal Consigliere MASI PAOLA;
sentite le conclusioni del Pubblico Ministero CASELLA GIUSEPPINA, che conclude chiedendo sia dichiarata l'infondatezza del ricorso;
udito il difensore avv. (OMISSIS), che conclude riportandosi ai motivi di ricorso, insistendo per l'accoglimento.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza emessa il 22 settembre 2022 il Tribuna…

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