Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 4322 del 29 gennaio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:4322PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La regola dell'intangibilità dei provvedimenti della Corte di Cassazione, pur avendo perduto il carattere di assolutezza per effetto dell'articolo 625 bis c.p.p., resta cardine del sistema delle impugnazioni e della formazione del giudicato penale, realizzando l'accertamento definitivo "lo scopo stesso dell'attività giurisdizionale" e l'interesse fondamentale di ogni ordinamento "alla certezza delle situazioni giuridiche". Ne consegue che la disciplina del ricorso straordinario non può trovare applicazione oltre i casi in essa considerati, che costituiscono appunto deroga all'intangibilità del giudicato. L'errore di fatto idoneo a dare luogo all'annullamento della sentenza di Cassazione è solo quello costituito da "sviste" o "errori di percezione" nella lettura degli atti del giudizio di legittimità, che abbiano influenzato la decisione, e non può consistere in un mero errore valutativo o di giudizio. Il travisamento degli atti, per essere rilevante, deve rivestire carattere decisivo sull'esito del processo. Pertanto, il ricorso straordinario per cassazione non può essere accolto quando la Corte di Cassazione, pur avendo rilevato un vizio di motivazione della sentenza impugnata, abbia comunque esaminato e respinto nel merito la questione dedotta, in quanto tale valutazione di merito, rappresentando il frutto di una interpretazione giuridica, è estranea al perimetro del rimedio straordinario.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AGRO' Antonio - Presidente

Dott. LANZA Luigi - Consigliere

Dott. CITTERIO Carlo - Consigliere

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Consigliere

Dott. PATERNO' RADDUSA B. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 43737/2013 CORTE DI CASSAZIONE di ROMA, del 13/03/2014;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. BENEDETTO PATERNO' RADDUSA;

RITENUTO IN FATTO E DIRITTO

1. (OMISSIS), tramite il fiduciario munito di procura speciale , propone ricorso straordinario per Cassazione avverso la sentenza di questa Corte indicata in epigrafe con la quale e' stata data conferma integrale alla Sentenza della Corte di …

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