Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'annullare le ordinanze sindacali impugnate, ha affermato il seguente principio di diritto: L'amministrazione comunale non può ricorrere ai poteri straordinari di ordinanza contingibile e urgente per garantire la continuità di un servizio pubblico essenziale, come quello di igiene urbana, in vista della scadenza del relativo contratto di affidamento, qualora tale situazione di emergenza sia stata determinata dalla sua stessa inerzia e mancata programmazione nell'avviare per tempo le procedure di gara per il nuovo affidamento. L'utilizzo di tali poteri extra ordinem è legittimo solo in presenza di effettivi e comprovati presupposti di contingibilità e urgenza, non desumibili dalla mera scadenza di un contratto di servizio, e richiede l'adozione di una adeguata e specifica motivazione, nonché il rispetto della procedura prevista dalla legge, come l'acquisizione dei pareri degli organi tecnici o tecnico-sanitari competenti. Diversamente, il ricorso a tali strumenti straordinari, in assenza dei presupposti di legge, si pone in violazione dei principi di buon andamento e imparzialità dell'azione amministrativa, nonché dei principi comunitari di libera prestazione dei servizi e tutela della concorrenza.