Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 11014 del 22 marzo 2010

ECLI:IT:CASS:2010:11014PEN

Massima

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Il possesso di beni di valore sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati e l'incapacità di giustificarne la provenienza legittima costituiscono presupposti per l'applicazione della misura di prevenzione della confisca, in quanto indici sintomatici della pericolosità sociale del soggetto e della possibile origine illecita dei beni. Ciò in quanto la confisca di prevenzione, finalizzata alla sottrazione di beni di provenienza illecita, non richiede la prova della commissione di specifici reati, essendo sufficiente la dimostrazione della sproporzione tra il valore dei beni e i redditi dichiarati, nonché l'incapacità del proposto di giustificarne la legittima provenienza. Pertanto, il giudice, una volta accertata tale sproporzione e l'impossibilità di fornire una plausibile giustificazione della legittima acquisizione dei beni, può legittimamente disporre la confisca, in assenza di una prova contraria idonea a superare la presunzione di illiceità che grava sul proposto. Ciò in quanto la misura di prevenzione della confisca, pur non avendo natura sanzionatoria, mira a privare il soggetto pericoloso dei beni di cui non può giustificare la legittima provenienza, al fine di impedirne l'utilizzo per fini illeciti e di prevenire la commissione di futuri reati.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MILO Nicola - Presidente

Dott. COLLA Giorgio - Consigliere

Dott. CONTI Giovanni - Consigliere

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

Dott. MATERA Lina - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Va. Fe. , n. ad (OMESSO);

nel procedimento nei confronti del medesimo avverso il decreto della Corte d'appello di Palermo;

udita la relazione fatta dal Consigliere Dott. Giorgio Colla;

letta la requisitoria scritta del Procuratore generale, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

FATTO E DIRITTO

Con il decreto in epigrafe la Corte d'appello di Palermo ha confermato quello del Tribunale di Trapani in data 28 ottobre 2008, impugnato da Va.Fe. - …

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