Cassazione penale Sez. I sentenza n. 28873 del 11 luglio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:28873PEN

Massima

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Il reato continuato, ai sensi dell'art. 81, comma 2, c.p., presuppone l'esistenza di una unitarietà del disegno criminoso, ravvisabile solo quando la decisione di commettere i vari reati sia stata presa dall'agente in un momento precedente la consumazione del primo e sia estesa a tutti gli altri, già programmati nelle loro linee generali. Non possono rientrare nella previsione della norma in questione tutti quei fatti costituenti reato che si trovino rispetto al primo in un rapporto di occasionalità, ovvero siano, con il primo, espressione di una abitualità o addirittura di un costume di vita. In particolare, per i reati fine rispetto al reato associativo, è necessario che essi siano quanto meno successivi alla costituzione dell'associazione e fossero programmati, almeno mediante singola rappresentazione, anche se non estesa ai dettagli, al momento della costituzione dell'associazione, poiché la unitarietà del disegno criminoso presuppone qualcosa di diverso rispetto ad una abitualità nel reato. Il giudice dell'esecuzione, nel valutare la sussistenza della continuazione, deve pertanto esaminare attentamente tutti gli elementi fattuali, con particolare riguardo alla successione temporale dei reati e alla loro programmazione unitaria, evitando di basarsi su valutazioni apodittiche o contraddittorie.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Presidente

Dott. CORRADINI Grazia - Consigliere

Dott. VECCHIO Massimo - Consigliere

Dott. CASSANO Margherita - Consigliere

Dott. PIRACCINI Paola - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PUBBLICO MINISTERO PRESSO TRIBUNALE di SALERNO;

nei confronti di:

1) DE. NO. MA., N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 02/10/2007 TRIBUNALE di SALERNO;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dr. CORRADINI GRAZIA;

lette le conclusioni del P.G. Dr. Ciampoli Luigi, che ha chiesto l'annullamento con rinvio della ordinanza impugnata.

OSSERVA

Con ordinanza depos…

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