Cassazione penale Sez. I sentenza n. 31028 del 9 luglio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:31028PEN

Massima

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La revoca della sospensione condizionale della pena e della non menzione della condanna opera di diritto, ai sensi dell'art. 168 c.p., comma 1, n. 1, quando il condannato, entro il termine quinquennale o biennale previsto dall'art. 163 c.p., commetta un nuovo delitto, a prescindere dalla natura dello stesso, ovvero una contravvenzione della stessa indole. Il giudice dell'esecuzione ha il dovere di provvedere alla revoca del beneficio una volta accertato il verificarsi della condicio iuris, poiché l'effetto si produce ex lege con il passaggio in giudicato della sentenza che accerta il fatto storico integrante la causa di revoca. La pronuncia giudiziale ha pertanto valore meramente ricognitivo o dichiarativo dell'effetto prodottosi automaticamente, senza che ciò comporti una indebita emenda dell'errore da parte della Corte di Cassazione, la quale è tenuta a verificare soltanto la correttezza della soluzione adottata sotto il profilo strettamente giuridico, a prescindere dalla motivazione fornita dal giudice di merito. Inoltre, in sede esecutiva, ogni profilo decisivo risultante dagli atti, del quale sia stata omessa la valutazione, non è suscettibile di essere ricondotto nell'ambito dei nova, in quanto non è accoglibile dalla Corte Suprema il vizio della motivazione nelle questioni di diritto affrontate dal giudice di merito, allorquando la decisione in diritto sia comunque corretta.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TARDIO Angela - Presidente

Dott. MANCUSO ((omissis)) - Consigliere

Dott. APRILE Stefano - Consigliere

Dott. MINCHELLA Antonio - rel. Consigliere

Dott. RENOLDI Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 16/2017 della Corte di Assise di Appello di Catanzaro in data 29/05/2017;
visti gli atti e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. MINCHELLA Antonio;
lette le conclusioni del Procuratore Generale, in persona del Dott. DI LEO Giovanni, che ha concluso per il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. In data 29/05/2017 la Corte di Assise di Appello di Catanzaro, in funzione di giudice dell'esecuzione procedente…

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