Cassazione penale Sez. I sentenza n. 41143 del 24 settembre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:41143PEN

Massima

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Il concorso di persone nel reato, ai sensi dell'art. 110 c.p., sussiste quando più soggetti, anche con contributi diversificati e atipici, partecipano consapevolmente alla realizzazione di un fatto criminoso, sia a livello morale, mediante incitamento, rafforzamento o sostegno al proposito criminoso, sia a livello materiale, in tutti i modi e le forme in cui un aiuto fisico può essere prestato. Il giudice è tenuto a motivare sulla prova dell'esistenza di una reale partecipazione nella fase ideativa o preparatoria del reato e a precisare sotto quale forma essa si sia manifestata, in rapporto di causalità efficiente con le attività poste in essere dagli altri concorrenti, senza che rilevi l'atipicità della condotta criminosa concorsuale. La responsabilità del concorrente non presuppone la convergenza psicologica sull'evento finale perseguito da altro dei concorrenti, essendo sufficiente che il suo apporto sia stato prestato con consapevole volontà di contribuire, anche solo agevolandola, alla verificazione del fatto criminoso. L'aggravante della finalità di rafforzamento del prestigio criminale di un sodalizio mafioso, di cui all'art. 7 L. 203/1991, può essere riconosciuta quando il delitto sia maturato in un contesto associativo segnato da contrapposizioni tra clan, con modalità esecutive tipiche della criminalità organizzata e con il fine di affermare la supremazia del gruppo criminale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI TOMASSI Mariastefania - Presidente

Dott. TARDIO Angela - rel. Consigliere

Dott. ROCCHI Giacomo - Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - Consigliere

Dott. MINCHELLA Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 02/02/2017 del Tribunale di Bari;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa TARDIO Angela;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. BALSAMO Antonio, che conclude per il rigetto del ricorso;
udito l'avvocato (OMISSIS) in difesa di (OMISSIS), che conclude per l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con o…

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