Consiglio di Stato sentenza n. 8553 del 2024

ECLI:IT:CDS:2024:8553SENT

Massima

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Il piano paesaggistico regionale (PTPR) può legittimamente prevedere il divieto di installazione di cartelloni pubblicitari in determinate aree vincolate, anche in deroga alla disciplina del Codice della strada, in quanto tale pianificazione paesaggistica costituisce espressione di un potere discrezionale ampio e articolato, volto alla tutela complessiva e dettagliata del territorio regionale, che prevale sulle disposizioni di settore. Pertanto, l'installazione di impianti pubblicitari in violazione di tali previsioni del PTPR legittima l'adozione da parte del Comune di un provvedimento di demolizione e ripristino dello stato dei luoghi, ai sensi della normativa paesaggistica e urbanistica, a prescindere dalla pregressa autorizzazione rilasciata dall'ANAS. Il Comune, infatti, è tenuto a valutare la compatibilità delle opere con la disciplina paesaggistica vigente al momento dell'adozione del provvedimento, anche in presenza di precedenti autorizzazioni rilasciate da altri enti, non potendo invocare la specialità della disciplina del Codice della strada, che comunque prevede la rimozione degli impianti pubblicitari non autorizzati. La tutela del paesaggio, in quanto valore costituzionalmente rilevante, prevale sulla libertà di iniziativa economica, la quale rimane subordinata alle esigenze di salvaguardia del patrimonio paesaggistico.

Sentenza completa

Pubblicato il 25/10/2024

N. 08553/2024REG.PROV.COLL.

N. 09575/2020 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 9575 del 2020, proposto da
Wayap S.r.l., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dagli avvocati ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato ((omissis)) in Roma, via Monserrato, 25;

contro

Comune di Monterotondo, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;
Regione Lazio, non costituita in giudizio;

per la riforma

della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio (Sezione Seconda) n. 2973/2020,…

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