Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Salerno sentenza n. 805 del 2018

ECLI:IT:TARSA:2018:805SENT

Massima

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L'ordine di demolizione di opere edilizie abusive costituisce un atto dovuto e vincolato per l'Amministrazione comunale, che non richiede una specifica motivazione circa le ragioni della sanzione, essendo sufficiente la mera constatazione della natura abusiva del manufatto. L'Amministrazione non è tenuta a compiere ulteriori indagini circa la sussistenza dell'interesse pubblico, concreto ed attuale, alla repressione dell'abuso, né ad effettuare una comparazione tra questo e l'interesse privato alla conservazione del manufatto abusivo, essendo "in re ipsa" l'interesse pubblico alla rimozione dell'illecito ed al ripristino della legalità. L'ordine di demolizione non perde la sua efficacia per il solo fatto che il privato abbia presentato un'istanza di accertamento di conformità ai sensi dell'art. 36 del D.P.R. n. 380/2001, la cui definizione negativa per silenzio-rifiuto determina soltanto la "sospensione e quiescenza" dell'ordine demolitorio fino alla conclusione del procedimento di sanatoria. Inoltre, l'eventuale ordine di sospensione dei lavori contestuale all'ingiunzione di demolizione, pur essendo un atto superfluo, non inficia la legittimità di quest'ultima, in quanto il potere di ordinare la sospensione è autonomo rispetto a quello di disporre la demolizione. Infine, l'incompetenza del funzionario che ha adottato l'ordine di demolizione, per mancanza della qualifica dirigenziale o di una valida delega, non determina l'invalidità del provvedimento, purché risulti che il soggetto agente fosse comunque titolare della posizione organizzativa attribuitagli dal dirigente di settore e fosse abilitato all'adozione di provvedimenti sanzionatori in materia edilizia.

Sentenza completa

Pubblicato il 24/05/2018

N. 00805/2018 REG.PROV.COLL.

N. 01184/2006 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

sezione staccata di Salerno (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1184 del 2006, integrato da motivi aggiunti, proposto da:
Faiella Alfonso, rappresentato e difeso dall'avvocato Francesco Accarino, con il quale elettivamente domicilia in Salerno, al Corso Vittorio Emanuele n. 58 c/o avv. Polverino;

contro

Comune di Cava dei Tirreni, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso dagli avvocati Marina Tosini, Giuliana Senatore, con domicilio eletto presso lo studio dell’avv. Giuliana Senatore in Salerno, largo Sinno, 1 c/o avv. Tosini;

per l'annullamento,

quanto al ricorso principale:

del p…

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