Il giudice amministrativo, nell'ambito di un giudizio di ottemperanza avente ad oggetto il pagamento di somme di denaro a titolo di equa riparazione per irragionevole durata del processo, è tenuto a dichiarare l'obbligo dell'amministrazione di dare esecuzione al giudicato, disponendo il pagamento in favore del ricorrente delle somme liquidate, con decorrenza degli interessi legali dalla domanda e rifusione delle spese legali. Qualora l'amministrazione rimanga inadempiente, il giudice può nominare un commissario ad acta con il compito di provvedere al pagamento, anche mediante modifiche di bilancio, a carico e spese dell'amministrazione inadempiente. Il giudice è altresì tenuto ad accogliere la domanda di corresponsione della penalità di mora ai sensi dell'art. 114, comma 4, lett. e), c.p.a., la quale decorre dalla comunicazione o notificazione dell'ordine di pagamento disposto nella sentenza di ottemperanza, salvo che gli obblighi di comunicazione previsti dalla legge non siano stati ancora adempiuti, nel qual caso la penalità decorrerà dal momento in cui tali obblighi saranno stati assolti. La penalità di mora non può essere considerata manifestamente iniqua quando è stabilita in misura pari agli interessi legali. Le spese di giudizio sono poste a carico dell'amministrazione inadempiente.