Cassazione penale Sez. III sentenza n. 17379 del 23 aprile 2019

ECLI:IT:CASS:2019:17379PEN

Massima

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Il provvedimento di DASPO (Divieto di Accesso alle manifestazioni Sportive) può essere legittimamente adottato e convalidato dal Giudice per le Indagini Preliminari anche nei confronti di soggetti recidivi, in ragione della maggiore pericolosità sociale dimostrata dai medesimi attraverso precedenti condotte violente, aggressive o pericolose in occasione di eventi sportivi. La determinazione di una durata più ampia della misura per i recidivi rispetto ai non recidivi non viola il principio di ragionevolezza, in quanto tale scelta legislativa è finalizzata a rafforzare le esigenze di tutela dell'ordine pubblico e della sicurezza nelle manifestazioni sportive, senza peraltro escludere il potere del Giudice di modulare la durata della misura in relazione alle specifiche condizioni personali e familiari del soggetto sottoposto. Il Giudice, nel convalidare il provvedimento, è tenuto a verificare la correttezza dell'operato dell'Autorità amministrativa, valutando non solo la sussistenza dei presupposti di necessità ed urgenza, ma anche l'adeguatezza della misura sotto il profilo della sua durata, la quale può essere successivamente modificata o revocata qualora vengano meno le condizioni che ne hanno giustificato l'adozione. Inoltre, la legge prevede la possibilità per l'interessato di chiedere, decorsi tre anni, la cessazione degli effetti pregiudizievoli derivanti dall'applicazione del DASPO, a ulteriore garanzia del bilanciamento tra le esigenze di ordine pubblico e i diritti fondamentali della persona.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SARNO Giulio - Presidente

Dott. RAMACCI Luca - Consigliere

Dott. DI STASI Antonella - Consigliere

Dott. SCARCELLA Alessio - Consigliere

Dott. MACRI' Ubalda - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza in data 19.4.2018 del Giudice per le indagini preliminari di Reggio Calabria;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Ubalda Macri';
letta la memoria del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale, Dr. Cardia Delia, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza in data 19.4.2018 il Giudice per le indagini pre…

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