Cassazione penale Sez. II sentenza n. 35752 del 14 dicembre 2020

ECLI:IT:CASS:2020:35752PEN

Massima

La configurabilità dell'aggravante del "metodo mafioso" di cui all'art. 416-bis.1 c.p. non richiede la dimostrazione dell'esistenza di un'associazione mafiosa, essendo sufficiente che la violenza o la minaccia assumano connotati tipicamente mafiosi, evocando nella vittima l'idea di essere in presenza di un soggetto che si avvale del sostegno di un gruppo criminale di consistente allarme sociale, così da provocarne una condizione di intimidazione e assoggettamento propria delle vittime delle consorterie mafiose. A tal fine, rileva il richiamo, nella realizzazione del reato, di un contesto territoriale noto per la presenza di organizzazioni criminali, nonché l'evocazione del nome di un soggetto notoriamente pericoloso e pregiudicato, anche se non di stampo mafioso, e della sua cerchia di persone sulle quali egli può contare.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CERVADORO Mirella - Presidente

Dott. IMPERIALI Luciano - rel. Consigliere

Dott. FILIPPINI Stefano - Consigliere

Dott. PAZIENZA Vittorio - Consigliere

Dott. AIELLI Lucia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 11/06/2020 del TRIB. LIBERTA' di SALERNO;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. LUCIANO IMPERIALI;
sentite le conclusioni del PG Dr. TAMPIERI LUCA, che chiede l'inammissibilita' del ricorso.
udito il difensore l'avvocato (OMISSIS), in difesa di (OMISSIS), chiede l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. (OMISSIS) ha proposto ricorso per Cassazione avverso l'o…

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