Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 21319 del 21 maggio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:21319PEN

Massima

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Il rifiuto di ottemperare alle richieste degli agenti di polizia nell'esercizio delle loro funzioni, anche se motivato da un atteggiamento critico nei confronti del loro operato, integra il reato di resistenza a pubblico ufficiale, essendo irrilevante la qualifica professionale o la posizione sociale del soggetto agente. Il diritto di critica e di dissenso nei confronti dell'operato delle forze dell'ordine deve essere esercitato nel rispetto dei limiti imposti dalla legge, senza che ciò possa legittimare comportamenti che ostacolino o interferiscano con l'attività istituzionale della pubblica amministrazione. Il principio di legalità e il dovere di collaborazione con la pubblica autorità nell'esercizio delle sue funzioni prevalgono sulle eventuali ragioni di insoddisfazione o risentimento personale dell'indagato, il quale è tenuto a mantenere un atteggiamento di doveroso rispetto e non può opporre rifiuto o resistenza alle richieste degli agenti, neppure invocando la propria qualifica professionale o posizione sociale. La condotta di chi, in tale contesto, si rifiuta di ottemperare alle disposizioni impartite dagli ufficiali o agenti di polizia giudiziaria, rivolgendo loro espressioni offensive o minacciose, integra il reato di resistenza a pubblico ufficiale, a prescindere dalla fondatezza o meno delle contestazioni mosse nei suoi confronti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROTUNDO Vincenz - Presidente

Dott. CITTERIO C. - Consigliere

Dott. MOGINI Stefano - Consigliere

Dott. DI STEFANO P. - rel. Consigliere

Dott. PATERNO' RADDUSA B. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) n. (OMISSIS);

avverso la sentenza 319/2011 del 14/4/2014 della CORTE DI APPELLO DI CAMPOBASSO;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita la relazione fatta dal Consigliere PIERLUIGI DI STEFANO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. PIETRO GAETA che ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso;

Udito per la parte civile l'avv. (OMISSIS) che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del…

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