Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 3557 del 2014

ECLI:IT:TARLAZ:2014:3557SENT

Massima

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Il mancato rispetto dell'obbligo di comunicazione del preavviso di rigetto, previsto dall'art. 10-bis della legge n. 241/1990, comporta l'illegittimità del provvedimento finale di diniego di visto d'ingresso per lavoro autonomo, anche in assenza di una dimostrata carenza sostanziale dei requisiti richiesti dalla normativa di riferimento. L'amministrazione è tenuta a rinnovare il procedimento, previa comunicazione dei motivi ostativi all'accoglimento della domanda, al fine di consentire all'interessato di presentare le proprie osservazioni prima dell'adozione del provvedimento finale. Il vizio procedimentale, in assenza di una prova della correttezza sostanziale dell'atto, comporta l'annullamento del diniego e non è sanabile ai sensi dell'art. 21-octies, comma 2, della legge n. 241/1990. Il rispetto delle garanzie partecipative rappresenta un principio fondamentale dell'azione amministrativa, a tutela del diritto di difesa del privato, e non può essere derogato in ragione della natura discrezionale del provvedimento finale. L'obbligo di comunicazione del preavviso di rigetto si applica anche ai procedimenti relativi al rilascio di visti d'ingresso per lavoro autonomo, configurandosi come un procedimento ad istanza di parte.

Sentenza completa

N. 10345/2013
REG.RIC.

N. 03557/2014 REG.PROV.COLL.

N. 10345/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Terza Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 10345 del 2013, proposto da
((omissis)) elettivamente domiciliato in Roma, via Gavinana n. 2 presso lo studio dell’avv. ((omissis)) e rappresentato e difeso nel presente giudizio dall’avv. ((omissis)) e dalla dott.ssa Judr. Dsa Kopernicka (advocàt)

contro

- MINISTERO DEGLI ESTERI, in persona del Ministro p.t., domiciliato in Roma, via dei Portoghesi n. 12 presso la Sede dell’Avvocatura Generale dello Stato che ex lege lo rappresenta e difende nel presente giudizio;
- MINISTERO DELL’INTERNO, in persona del Ministro p.t., domiciliato in Roma, via dei Portoghesi n. 12 presso la Sede dell’Avvocatura Generale …

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