Cassazione penale Sez. I sentenza n. 56695 del 17 dicembre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:56695PEN

Massima

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Il tentativo di omicidio si configura quando la condotta dell'agente, pur non avendo cagionato la morte della vittima, risulta oggettivamente idonea a produrre tale evento e rivela la volontà dell'agente di uccidere. L'idoneità della condotta va valutata in relazione agli atti concretamente posti in essere, alla loro direzione verso organi vitali, alla loro ripetizione e insistenza, senza che assumano rilievo le conseguenze lesive effettivamente prodotte, le quali possono essere state limitate dall'intervento di fattori esterni indipendenti dalla volontà dell'agente. Analogamente, l'accertamento del dolo omicidiario non può fondarsi sulla mera entità delle lesioni cagionate, ma deve desumersi dalla natura e dalle modalità della condotta, dalle minacce di morte proferite e dal comportamento complessivo dell'imputato, il quale, ritenendo di aver ucciso la vittima, ha interrotto l'azione violenta. Il giudizio sulla concessione delle attenuanti generiche, pur distinto da quello sulla commisurazione della pena nell'ambito edittale, richiede una specifica motivazione in ordine alla sussistenza o meno di elementi idonei a giustificare una ulteriore diminuzione della pena, senza che sia necessario invalidare gli elementi posti a fondamento della richiesta dell'imputato.

Sentenza completa

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 26/09/2017 della CORTE APPELLO di BRESCIA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere, Dott. MICHELE BIANCHI;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore, Dott. CASELLA GIUSEPPINA, che ha concluso chiedendo la dichiarazione di inammissibilita' del ricorso;
e' presente l'avv. (OMISSIS), del foro di Bergamo, difensore del ricorrente che insiste nell'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza pronunciata in data 26.9.2017 la Corte di appello di Brescia ha, in parziale riforma della sentenza pronunciata in data 8.2.2017 dal Tribunale di Bergamo che aveva ritenuto (OMISSIS) colpevole del reato di tentato omicidio, ridotto la pena inflitta ad anni sei di reclusione, con applicazione della pena accessoria della interdizione legale e conferma nel resto.
1.1. Il …

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