Tribunale Amministrativo Regionale Toscana - Firenze sentenza n. 1002 del 2015

ECLI:IT:TARTOS:2015:1002SENT

Massima

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Il diniego di sanatoria edilizia straordinaria è legittimo quando l'intervento edilizio abusivo realizzato risulta in contrasto con le destinazioni d'uso ammesse dagli strumenti urbanistici vigenti al momento dell'entrata in vigore della legge regionale che disciplina il condono edilizio. L'amministrazione comunale, nel valutare l'istanza di condono, ha il dovere di verificare la compatibilità dell'intervento con la disciplina urbanistica della zona interessata, senza che rilevi la destinazione d'uso dichiarata dal privato nell'istanza di sanatoria. Pertanto, il diniego di condono è legittimo quando l'edificio abusivo realizzato ha una destinazione d'uso non consentita nella zona, anche se il privato ne abbia dichiarato una diversa nell'istanza. L'amministrazione non è vincolata dalla qualificazione data dal privato, ma deve accertare la reale destinazione d'uso dell'immobile in base agli elementi oggettivi. Il decorso del tempo dalla realizzazione dell'abuso non fa sorgere in capo al privato alcun affidamento tutelabile, atteso il carattere inesauribile del potere di vigilanza e controllo dell'amministrazione in materia edilizia. Inoltre, la mancata indicazione nell'ordinanza di demolizione delle particelle oggetto di acquisizione gratuita al patrimonio comunale non determina l'illegittimità del provvedimento, in quanto in caso di inottemperanza all'ingiunzione di demolizione è prevista l'esecuzione d'ufficio a spese del responsabile e non l'acquisizione gratuita. Infine, l'amministrazione può procedere alla convalida di un provvedimento di diniego di condono, anche in pendenza di giudizio, al fine di integrare la motivazione carente, senza che ciò determini un'inammissibile integrazione postuma della motivazione, atteso che la convalida costituisce un provvedimento di secondo grado con il quale l'amministrazione rimuove il vizio che inficia il precedente provvedimento.

Sentenza completa

N. 00083/2010
REG.RIC.

N. 01002/2015 REG.PROV.COLL.

N. 00083/2010 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Toscana

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 83 del 2010, integrato da motivi aggiunti, proposto da:
Beccani & Vannucchi, rappresentato e difeso dagli avv. ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Firenze, via Fra' D. Buonvicini, 21;

contro

Comune di Prato, in persona del Sindaco in carica, rappresentato e difeso dagli avv. ((omissis)), ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Firenze, via XXIV Maggio, 14;

per l'annullamento

con il ricorso introduttivo:

a) del provvedimento n. prot. P.G. n. 142216/BC del 13.11.2009 con il quale il dirigente del Servizio Ges…

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