Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 47920 del 15 dicembre 2009

ECLI:IT:CASS:2009:47920PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La persistenza di un interesse effettivo e attuale, finalisticamente diretto a rimuovere un pregiudizio reale e specifico, è requisito di ammissibilità di ogni impugnazione, anche in materia de libertate. Pertanto, l'interesse del soggetto indagato ad ottenere una pronuncia invalidante un'ordinanza cautelare, quando questa sia stata già revocata o abbia perso efficacia con il ripristino dello stato di libertà dell'indagato, non può essere presunto o apoditticamente considerato in re ipsa sussistente, ma deve essere addotto e argomentato dall'indagato, e il giudice deve vagliarne la concretezza e l'attualità. In assenza di tale interesse, l'impugnazione deve essere dichiarata inammissibile, senza che il ricorrente possa essere considerato soccombente e condannato al pagamento delle spese del processo e della sanzione pecuniaria.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE ROBERTO Giovanni - Presidente

Dott. MANNINO ((omissis)) - Consigliere

Dott. AGRO' Antonio S. - Consigliere

Dott. COLLA Giorgio - Consigliere

Dott. PAOLONI Giacomo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

DA. Al. , nato a (OMESSO);

avverso l'ordinanza emessa il 02/07/2009 dal Tribunale di Catanzaro sezione riesame nella procedura incidentale di riesame di ordinanza 18.6.2009 del G.I.P. del Tribunale di Catanzaro applicativa della misura cautelare della custodia in carcere;

esaminati gli atti, il ricorso e l'ordinanza impugnata;

udita in camera di consiglio la relazione del Consigliere Dott. ((omissis));

udito i…

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