Cassazione penale Sez. V sentenza n. 23588 del 12 giugno 2024

ECLI:IT:CASS:2024:23588PEN

Massima

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La custodia cautelare in carcere può essere legittimamente disposta, in presenza di gravi indizi di colpevolezza per reati in materia di stupefacenti, quando il giudice accerti, sulla base di elementi concreti, l'elevata capacità criminale dell'indagato, la sua pericolosità sociale rafforzata dalla rete di relazioni e dall'apparato organizzativo di cui fa parte, il rischio di reiterazione criminosa di grado massimo, la sua intraneità stabile nel sodalizio dedito al traffico di droga e l'impiego continuativo nell'attività di distribuzione capillare di sostanze stupefacenti. Tali elementi, idonei a rendere massima l'esigenza cautelare di contenere il pericolo di reiterazione dei reati, possono essere desunti anche dalla recente commissione di analoghi reati, ancorché riqualificati in fattispecie meno gravi, nonché dalla pregressa applicazione di una misura cautelare meno afflittiva, come gli arresti domiciliari, che non abbia valso a contenere la pericolosità dell'indagato. In tali ipotesi, la presunzione relativa di adeguatezza della custodia cautelare in carcere, prevista dall'art. 275, comma 3, c.p.p., può essere superata solo in presenza di elementi concreti idonei a far ritenere che una misura meno afflittiva possa essere sufficiente a soddisfare le esigenze cautelari.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VESSICHELLI Maria - Presidente

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - Consigliere-Rel.

Dott. BRANCACCIO Matilde - Consigliere

ha pronunciato la seguente

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
So.Ga. nato a P il (Omissis)
avverso l'ordinanza del 20 luglio 2023 del Tribunale del Riesame di Palermo
udita la relazione svolta dal ((omissis));
lette le conclusioni del ((omissis)) che ha chiesto l'inammissibilità del ricorso.
Lette le conclusioni del difensore.
RITENUTO IN FATTO
1. Con il provvedimento impugnato, il Tribunale del Riesame di Palermo ha confermato l'ordinanza genetica del 14 giugno 2023, emessa dal GIP dello stesso tribunale, con cui So.Ga. è stato sottoposto alla misura della custodia caut…

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