Il contratto di cessione di un'area edificabile inserita in un Piano per Insediamenti Produttivi (P.I.P.) non configura una convenzione urbanistica, con la conseguenza che la mancata realizzazione delle opere di urbanizzazione da parte del Comune cedente non costituisce un grave inadempimento contrattuale, in quanto tale obbligo trova la sua fonte nella legislazione urbanistica ed edilizia, e non nell'atto convenzionale. Inoltre, il mancato rilascio della concessione edilizia da parte del Comune non determina la nullità o la risoluzione del contratto di cessione, in quanto il privato acquirente, per evitare o limitare il danno, avrebbe dovuto tempestivamente esperire i rimedi giurisdizionali previsti dall'ordinamento, in ossequio al principio di buona fede e di cooperazione di cui all'art. 1227, comma 2, c.c. e all'art. 30, comma 3, c.p.a. La mancata attivazione di tali rimedi da parte del privato comporta l'esclusione o la riduzione del risarcimento del danno, in applicazione del suddetto principio di concorso del comportamento del danneggiato.