Cassazione penale Sez. V ordinanza n. 22670 del 24 maggio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:22670PEN

Massima

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Il diritto dell'imputato di accedere al rito abbreviato, anche dopo l'entrata in vigore di una nuova normativa che prevede un ulteriore beneficio di riduzione della pena in caso di mancata impugnazione della sentenza, deve essere valutato con riferimento al momento in cui la relativa richiesta è stata formulata, senza che assuma rilievo determinante l'assenza di una specifica norma transitoria, atteso che la nuova disciplina ha carattere sostanziale e, pertanto, è soggetta al principio di retroattività della lex mitior. Tuttavia, l'ordinanza che rigetta la richiesta di accesso al rito abbreviato formulata in un momento successivo all'entrata in vigore della nuova normativa non è autonomamente impugnabile, ma può essere censurata solo in sede di impugnazione della sentenza definitiva.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAPUTO Angelo - Presidente

Dott. BORRELLI Paola - rel. Consigliere

Dott. BRANCACCIO Matilde - Consigliere

Dott. SGUBBI Vincenzo - Consigliere

Dott. GIORDANO Rosaria - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 26/01/2023 del TRIBUNALE di MILANO;
udita la relazione svolta dal Consigliere PAOLA BORRELLI.
RITENUTO IN FATTO
1. Con il ricorso al vaglio odierno di questa Corte si impugna l'ordinanza emessa il 26 gennaio 2023 dal Tribunale di Milano nel processo a carico, tra gli altri, di (OMISSIS), per il reato di bancarotta, ordinanza con la quale e' stata rigettata la richiesta di rimessione in termini per accedere al rito abbreviato for…

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