Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 39406 del 24 agosto 2017

ECLI:IT:CASS:2017:39406PEN

Massima

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Il giudice è tenuto ad applicare l'aumento di pena per la recidiva reiterata nella misura stabilita dalla legge, senza possibilità di discrezionalità. Pertanto, qualora il giudice di merito applichi un aumento inferiore a quello previsto dalla norma, la sentenza deve essere annullata e rinviata al giudice competente per la corretta determinazione della pena, nel rispetto del principio di legalità e tassatività delle circostanze aggravanti. La recidiva reiterata, disciplinata dall'art. 99, comma 4, c.p., costituisce una circostanza aggravante obbligatoria, che comporta un aumento di pena predeterminato dalla legge in misura non inferiore a un terzo della pena da infliggere per il reato commesso. Il giudice non può pertanto discostarsene, essendo tenuto ad applicare l'aumento nella misura minima stabilita dalla norma, a garanzia del principio di uguaglianza e di proporzionalità della pena. Eventuali deroghe o riduzioni dell'aumento di pena per la recidiva reiterata sarebbero illegittime, in quanto in contrasto con il chiaro dettato normativo e con la ratio della disciplina, volta a sanzionare in modo più severo i soggetti che reiterino la commissione di reati. La Corte di cassazione, nel caso di erronea determinazione dell'aumento di pena per la recidiva reiterata, è pertanto tenuta ad annullare la sentenza impugnata e a rinviare il procedimento al giudice competente affinché provveda alla corretta applicazione della circostanza aggravante, nel rispetto del principio di legalità e tassatività delle norme penali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CONTI Giovanni - Presidente

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Consigliere

Dott. MOGINI Stefano - Consigliere

Dott. CALVANESE Ersil - Rel. Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto dal Procuratore generale presso la Corte di appello di Firenze nel procedimento a carico di:
(OMISSIS), nato in (OMISSIS);
avverso la sentenza del 13/05/2016 del Tribunale di Livorno;
visti gli atti, il provvedimento denunziato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott.ssa ((omissis));
udite le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott.ssa ((omissis)), che ha concluso chiedendo l'annullamento con rinvio della sentenza impugnata limit…

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