Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Milano sentenza n. 418 del 2024

ECLI:IT:TARMI:2024:418SENT

Massima

Generata da Simpliciter
L'amministrazione aggiudicatrice, nell'esercizio del potere di autotutela, può revocare in via di autotutela l'aggiudicazione di una gara d'appalto precedentemente disposta, qualora emergano ragioni di interesse pubblico che giustifichino tale provvedimento, purché la revoca sia adeguatamente motivata e rispetti i principi di imparzialità e buon andamento dell'azione amministrativa. Tuttavia, l'esercizio di tale potere deve essere effettuato nel rispetto del principio di proporzionalità, contemperando l'interesse pubblico con quello del concorrente aggiudicatario, il quale vanta un affidamento qualificato sulla spettanza dell'appalto. Pertanto, l'amministrazione è tenuta a valutare attentamente la sussistenza di un concreto e attuale interesse pubblico che giustifichi la revoca, nonché a verificare che tale provvedimento non leda ingiustificatamente la posizione del concorrente aggiudicatario. In caso di revoca dell'aggiudicazione, l'amministrazione deve procedere allo scorrimento della graduatoria, aggiudicando l'appalto al concorrente risultato secondo classificato, sempre nel rispetto dei principi di imparzialità e buon andamento. Il giudice amministrativo, nel sindacare la legittimità della revoca, è chiamato a verificare la correttezza della motivazione addotta dall'amministrazione, la proporzionalità del provvedimento e il rispetto dei principi generali dell'azione amministrativa.

Sentenza completa

Pubblicato il 19/02/2024

N. 00418/2024 REG.PROV.COLL.

N. 02090/2023 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

(Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2090 del 2023, integrato da motivi aggiunti, proposto da
Depac Società Cooperativa Sociale a r.l., in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dagli avvocati Luciano Pennacchio e Gianluca Pennacchio, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia, in relazione alla procedura CIG 93377288E8;

contro

Comune di Seregno, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avvocato Vincenzo Andrea Piscopo, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

nei confronti

Eureka S.r.l., in persona …

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.