Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 50071 del 25 novembre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:50071PEN

Massima

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Il dolo generico, consistente nella coscienza e volontà di affermare falsamente l'avvenuta consumazione di un reato, è sufficiente per l'integrazione dell'elemento soggettivo del delitto di simulazione di reato, a prescindere dal movente che ha indotto il soggetto attivo a porre in essere tale condotta. Inoltre, la simulazione di reato, al pari della calunnia, è reato di pericolo, per la cui configurazione è sufficiente la mera rappresentazione nella denuncia di circostanze che rendono prima facie il reato procedibile d'ufficio, salvo che la falsa accusa abbia ad oggetto un reato per il quale difetti con immediata evidenza la condizione di procedibilità prevista per l'esercizio dell'azione penale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CONTI Giovanni - Presidente

Dott. MOGINI Stefano - Consigliere

Dott. CALVANESE Ersilia - rel. Consigliere

Dott. DI SALVO Emanuele - Consigliere

Dott. SCALIA Laura - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS) il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 22/12/2014 della Corte di appello di Ancona;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. CALVANESE Ersilia;
udite le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. DI LEO Giovanni, che ha concluso chiedendo che il ricorso sia dichiarato inammissibile.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. (OMISSIS) ricorre per cassazione …

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