Cassazione civile Sez. VI ordinanza n. 4033 del 14 marzo 2012

ECLI:IT:CASS:2012:4033CIV

Massima

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Il giudice di legittimità, nell'esercizio del controllo di legittimità sulla sentenza impugnata, deve verificare se la motivazione della stessa sia logica e coerente con le risultanze processuali, senza poter sindacare la valutazione delle prove effettuata dal giudice di merito, salvo il caso di vizi logici o di motivazione manifestamente illogica o contraddittoria. Il vizio di violazione di legge, infatti, implica necessariamente un problema interpretativo della norma astratta, mentre la censura relativa alla erronea ricognizione della fattispecie concreta da parte del giudice di merito si risolve nella tipica valutazione di quest'ultimo, sindacabile in sede di legittimità solo sotto il profilo del vizio di motivazione. Pertanto, il giudice di legittimità non può sostituire la propria valutazione delle risultanze processuali a quella effettuata dal giudice di merito, salvo il caso di motivazione manifestamente illogica o contraddittoria.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA CIVILE

SOTTOSEZIONE 3

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PREDEN Roberto - Presidente

Dott. CHIARINI Maria Margherita - Consigliere

Dott. GIACALONE Giovanni - rel. Consigliere

Dott. DE STEFANO Franco - Consigliere

Dott. BARRECA Giuseppina Luciana - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA

sul ricorso 1814-2011 proposto da:

(OMISSIS) (OMISSIS), elettivamente domiciliato in (OMISSIS), presso lo studio dell'avvocato (OMISSIS), che lo rappresenta e difende unitamente all'avvocato (OMISSIS) giusta delega in calce al ricorso;

- ricorrente -

contro

(OMISSIS), elettivamente domiciliata in (OMISSIS), presso lo studio del…

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