Cassazione penale Sez. V sentenza n. 46503 del 20 novembre 2023

ECLI:IT:CASS:2023:46503PEN

Massima

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Il disturbo psichiatrico grave, come il disturbo bipolare di tipo I con caratteristiche psicotiche, che comporta il riconoscimento del vizio totale di mente al momento della commissione del reato, integra il requisito della pericolosità sociale dell'imputato, tale da giustificare l'applicazione di una misura di sicurezza provvisoria, come la libertà vigilata, finalizzata al controllo della patologia e alla prevenzione di ulteriori condotte delittuose. Ciò in quanto, quando l'imputato non assume i farmaci e non si sottopone a cura, torna preda degli agiti violenti della malattia, rendendo necessaria l'imposizione di prescrizioni terapeutiche e di divieti, come quello di frequentare pubbliche riunioni, al fine di contenere il rischio di recidiva. La valutazione della pericolosità sociale non si basa su mere illazioni, ma su una seria prognosi di ricaduta nel reato, fondata sui fatti e sul parere di un esperto, senza che assuma rilievo la spontanea sottoposizione dell'imputato alle cure, essendo proprio l'applicazione della misura di sicurezza provvisoria lo strumento per controllare la pericolosità e prevenire ulteriori reati.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PEZZULLO Rosa - Presidente

Dott. CATENA Rossella - Consigliere

Dott. MOROSINI M. Elisabet - Consigliere

Dott. SGUBBI Vincenzo - Consigliere

Dott. GIORDANO Rosaria - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 21/06/2023 del TRIBUNALE di FIRENZE;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
sentita la relazione svolta dal consigliere ((omissis));
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale ((omissis)), che ha chiesto di dichiarare inammissibile il ricorso;
lette le conclusioni del difensore, avv. (OMISSIS), che ha chiesto l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con …

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