Cassazione penale Sez. V sentenza n. 23602 del 12 giugno 2024

ECLI:IT:CASS:2024:23602PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La partecipazione ad un'associazione di tipo mafioso, ai sensi dell'art. 416-bis c.p., può essere desunta non solo dalla dimostrazione della partecipazione alle singole attività esecutive del programma criminoso, ma anche dal ruolo dinamico e funzionale ricoperto dall'indagato all'interno del sodalizio, così come emergente da un complesso di elementi probatori, quali le risultanze delle intercettazioni, le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia e gli altri riscontri investigativi. In particolare, il giudice di merito può legittimamente ritenere integrato il quadro gravemente indiziario della partecipazione dell'indagato all'associazione mafiosa sulla base di una valutazione complessiva e unitaria delle diverse fonti di prova, senza che sia necessario un percorso valutativo rigidamente separato tra la credibilità soggettiva del dichiarante e l'attendibilità oggettiva delle sue dichiarazioni. Inoltre, il giudice di legittimità non può sindacare nel merito la valutazione delle risultanze probatorie effettuata dal giudice di merito, se non nei limiti della manifesta illogicità o irragionevolezza della motivazione, essendo precluso il controllo di censure che si risolvano nella mera prospettazione di una diversa interpretazione delle prove.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta da:

Dott. SABEONE Gerardo - Presidente

Dott. MASINI Tiziano - Relatore

Dott. BELMONTE Maria Teresa - Consigliere

Dott. MOROSINI Elisabetta Maria - Consigliere

Dott. BRANCACCIO Matilde - Consigliere

ha pronunciato la seguente

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
Ma.Em. nato a V il (Omissis)
avverso l'ordinanza del 06/11/2023 del TRIB. LIBERTA' di NAPOLI
udita la relazione svolta dal Consigliere TIZIANO MASINI;
lette/sentite le conclusioni del PG PERLA LORI
udito il difensore
RITENUTO IN FATTO
Ma.Em., tramite patrocinio abilitato, ha promosso ricorso per cassazione avverso l'ordinanza del Tribunale del riesame di Napoli, che ha confermato - nei suoi confronti -l'ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. presso il medesimo Tribunale, di applicazione della misura della custodia …

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