Cassazione penale Sez. I sentenza n. 41959 del 26 settembre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:41959PEN

Massima

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La partecipazione ad una rissa, anche se provocata da un'aggressione altrui, non consente l'invocazione della scriminante della legittima difesa, in quanto tutti i partecipanti sono animati dall'intento di offendere gli avversari e creano e accettano la situazione di pericolo in cui si sono posti per loro volontà e non perché costretti. Pertanto, i partecipanti alla rissa devono rispondere degli eventuali ulteriori illeciti compiuti per loro determinazione, come il tentato omicidio, non essendo configurabile la legittima difesa nemmeno in via putativa o nell'ipotesi dell'eccesso colposo. La valutazione coordinata degli elementi probatori, come le dichiarazioni della persona offesa, il riconoscimento fotografico, le intercettazioni e le altre risultanze investigative, può fondare la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza per il reato di tentato omicidio, nonostante l'iniziale reticenza del dichiarante e l'assenza di precedenti penali dell'indagato, in considerazione dello stadio ancora iniziale delle indagini e della natura della cognizione cautelare, che non richiede la prova certa, oltre ogni ragionevole dubbio, della responsabilità. Inoltre, il pericolo di reiterazione del reato e di inquinamento probatorio, desumibili dalla gravità dei fatti, dalle modalità esecutive, dalla condotta mendace dell'indagato e dai tentativi dei suoi familiari di condizionare le prove, possono giustificare l'applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, anche in assenza di precedenti penali e di collegamenti con la criminalità organizzata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BONITO Francesco M. - Presidente

Dott. SIANI Vincenzo - Consigliere

Dott. VANNUCCI Marco - Consigliere

Dott. BONI Monica - rel. Consigliere

Dott. CENTOFANTI Francesco - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 15/12/2017 del TRIB. LIBERTA' di NAPOLI;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa BONI MONICA;
lette/sentite le conclusioni del P.G. Dott. GALLI MASSIMO;
Il Proc. Gen. conclude per il rigetto del ricorso.
udito il difensore;
E' presente l'avvocato (OMISSIS) del foro di NAPOLI, sostituto processuale, come da nomina depositata in udienza, dell'avvocato (OMISSIS) del foro di NAPOLI, che conclude insistendo…

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