Il provvedimento di decadenza dall'assegnazione di un alloggio di edilizia residenziale pubblica per abbandono dell'immobile per un periodo superiore a sei mesi continuativi, ai sensi dell'art. 18, comma 1, lett. b), del r.r. n. 1 del 2004, può essere adottato dall'amministrazione competente sulla base di una complessa ed articolata attività istruttoria, che comprenda plurimi sopralluoghi e accertamenti svolti da diversi organi pubblici (Aler e Polizia locale), i quali riscontrino in modo concordante e sistematico l'assenza dell'assegnatario dall'alloggio, anche in assenza di una sua formale notifica dell'avvio del procedimento, ove risulti che il medesimo non sia più reperibile all'indirizzo di residenza. In tali ipotesi, l'amministrazione non è tenuta a fornire le generalità degli inquilini interrogati, la cui attendibilità è desumibile dalla concordanza delle loro dichiarazioni e dalla loro qualità di coinquilini, mentre l'assenza dell'assegnatario in orari e periodi diversi garantisce la copertura dell'intero arco della giornata, superando le eventuali contestazioni circa la mancata dimostrazione della continuità dell'abbandono per il periodo minimo previsto dalla norma.