Cassazione penale Sez. V sentenza n. 46689 del 14 dicembre 2007

ECLI:IT:CASS:2007:46689PEN

Massima

La sottrazione di beni mediante l'utilizzo di mezzi fraudolenti o insidiosi, che sorprendano o sovvertano la volontà contraria del detentore, integra l'aggravante di cui all'art. 625, n. 2, c.p., a prescindere dalla tenuità del danno cagionato, in quanto tale circostanza aggravante sussiste ogni qualvolta l'agente ponga in essere un'attività astuta o scaltra, diretta ad eludere le cautele e a rendere vani gli accorgimenti predisposti dal soggetto passivo a difesa delle proprie cose. La prescrizione del reato di furto aggravato è determinata in base al termine previsto dall'art. 157 c.p. prima della modifica di cui alla Legge n. 251/2005, qualora sia riconosciuta la prevalenza dell'attenuante della speciale tenuità del danno sulla contestata aggravante.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FAZZIOLI Edoardo - Presidente

Dott. CALABRESE ((omissis)) - Consigliere

Dott. AMATO Alfonso - Consigliere

Dott. MARASCA Gennaro - Consigliere

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) KO. EL. , N. IL (OMESSO);

2) MA. TA. , N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 10/04/2007 CORTE APPELLO di PERUGIA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. FAZZIOLI EDOARDO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. MURA Antonio, che ha concluso per il rigetto.

Osserva:

IN FATTO ED IN DIRITTO

Ko. El. e …

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