Cassazione penale Sez. II sentenza n. 18995 del 14 maggio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:18995PEN

Massima

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Il reato di associazione di tipo mafioso ex art. 416-bis c.p. richiede la prova della sussistenza di una struttura organizzata, dotata di mezzi finanziari e di una ripartizione dei ruoli, finalizzata alla commissione di una serie indeterminata di delitti, che sia in grado di esercitare un potere di intimidazione nei confronti del territorio e di imporre la propria egemonia criminale. Pertanto, la mera prova di un'attività criminale organizzata, anche se finalizzata al traffico di stupefacenti, non è sufficiente a integrare il reato di cui all'art. 416-bis c.p., essendo necessario che tale attività sia connotata dagli ulteriori elementi tipici dell'associazione di stampo mafioso, quali il metodo mafioso, l'assoggettamento e l'omertà. Tali elementi devono emergere in modo chiaro e univoco dagli elementi di prova, senza che sia possibile ricorrere a interpretazioni forzate o a una valutazione parcellizzata degli stessi. In particolare, il momento genetico dell'associazione deve essere individuato con precisione, non essendo sufficiente una mera retrodatazione di alcuni episodi criminosi, e devono essere adeguatamente motivati gli eventuali collegamenti con "storici boss" della criminalità organizzata, nonché la capacità di intimidazione e di controllo del territorio, che non può essere desunta esclusivamente dalla commissione di reati-scopo. Inoltre, eventuali contraddizioni o incongruenze nella ricostruzione dei fatti, come l'esistenza di rapporti conflittuali tra i presunti membri della "cupola", devono essere adeguatamente chiarite e risolte dal giudice.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Presidente

Dott. MANTOVANO Alfredo - Consigliere

Dott. VERGA Giovanna - rel. Consigliere

Dott. PACILLI Giuseppina A. - Consigliere

Dott. TUTINELLI Vincenzo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), n. a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza resa dal Tribunale del Riesame di Lecce in data 7/11/2020;
visti gli atti, l'ordinanza impugnata e il ricorso;
udita la relazione del Cons. Dott.ssa VERGA Giovanna;
udita la requisitoria del P.G., Dott. BALDI Fulvio, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;
udito il difensore, Avv. (OMISSIS) e (OMISSIS), che hanno illustrato i motivi, chiedendone l'accoglimento.
RITENUTO IN FATTO
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