Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 10834 del 11 marzo 2008

ECLI:IT:CASS:2008:10834PEN

Massima

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Il reato di detenzione e cessione di modeste quantità di stupefacenti in ambito carcerario, accertato sulla base di prove testimoniali dirette e riscontri oggettivi, integra una condotta illecita che deve essere sanzionata penalmente, in quanto lede il bene giuridico della salute pubblica e della sicurezza dell'istituto penitenziario. Il giudice di merito, nel valutare la responsabilità dell'imputato, può legittimamente fondare la propria decisione di condanna sulle dichiarazioni accusatorie rese dai compagni di cella, qualora risultino coerenti, attendibili e corroborate da elementi di riscontro oggettivi, senza che la mancata valorizzazione di una singola testimonianza possa inficiare la validità dell'impianto probatorio complessivo. Il sindacato di legittimità della Corte di Cassazione, in tali casi, è limitato al controllo della correttezza giuridica e della logicità della motivazione, senza poter procedere a una nuova valutazione del merito della vicenda.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MARINI Lionello - Presidente

Dott. ZECCA Gaetanino - Consigliere

Dott. IACOPINO ((omissis)) - Consigliere

Dott. LICARI Carlo - Consigliere

Dott. PICCIALLI Patrizia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) CA. AN. , N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 27/11/2002 CORTE APPELLO di L'AQUILA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. LICARI CARLO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. FEBBRARO Giuseppe, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

OSSERVA

Decidendo sull'appello proposto da Ca. An. c…

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