Cassazione penale Sez. II sentenza n. 15286 del 21 aprile 2010

ECLI:IT:CASS:2010:15286PEN

Massima

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Il concorso morale nel reato di rapina pluriaggravata può essere desunto da elementi indiziari, quali la compatibilità oraria tra la presenza del concorrente sul luogo del fatto e la commissione del reato, nonché l'utilizzo da parte del concorrente di un telefono cellulare riconducibile a uno dei partecipi all'azione delittuosa. La valutazione di tali elementi probatori rientra nell'ambito del giudizio di fatto riservato ai giudici di merito, il cui apprezzamento non è censurabile in sede di legittimità se adeguatamente motivato e scevro da vizi logici. L'esercizio del potere di rinnovazione dibattimentale ex art. 603 c.p.p. è rimesso alla discrezionalità del giudice, non sindacabile in Cassazione se correttamente motivato. La disparità di trattamento sanzionatorio tra concorrenti nel reato, derivante dall'applicazione di riti speciali, non costituisce motivo di censura in sede di legittimità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ESPOSITO Antonio - Presidente

Dott. TADDEI Margherita - Consigliere

Dott. FUMU Giacomo - Consigliere

Dott. MANNA Antonio - rel. Consigliere

Dott. CERVADORO Mirella - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Gi. Br. ;

avverso la sentenza 2.12.08 della Corte d'Appello di Palermo;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita in pubblica udienza la relazione del Consigliere Dott. MANNA Antonio;

udito il Procuratore Generale nella persona del Dott. GALATI Giovanni, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

MOTIVI DELLA DECISIONE

Con sentenza 2.12.08 la Corte d'Appel…

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