La decadenza di una concessione demaniale può essere legittimamente disposta dall'amministrazione competente qualora il concessionario non abbia ottemperato agli obblighi previsti dalla concessione, come il mancato pagamento dei canoni dovuti. Tuttavia, il concessionario può richiedere la sospensione della decadenza e la conservazione della validità ed efficacia della concessione ai sensi dell'art. 103, comma 2, del D.L. n. 18/2020, fino alla definitiva cessazione dell'emergenza sanitaria in corso e per i novanta giorni successivi, al fine di tutelare la propria attività economica particolarmente colpita dalle misure di contenimento della pandemia. L'amministrazione è tenuta a valutare con particolare attenzione tali istanze, bilanciando l'interesse pubblico alla regolare gestione del demanio con quello privato alla conservazione dell'attività economica, in applicazione dei principi di proporzionalità e ragionevolezza. Qualora l'amministrazione respinga parzialmente l'istanza del concessionario, quest'ultimo può impugnare il provvedimento di diniego dinanzi al giudice amministrativo, il quale dovrà verificare la correttezza della valutazione operata dall'amministrazione e, ove necessario, annullare il provvedimento per violazione di legge o eccesso di potere.