Cassazione penale Sez. V sentenza n. 32458 del 25 luglio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:32458PEN

Massima

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Il comportamento violento e aggressivo nei confronti di una persona, anche in assenza di una situazione di pericolo reale o ragionevolmente percepita, integra il reato di lesioni personali, senza che possa essere invocata l'esimente della legittima difesa putativa. Il giudice, nel liquidare il danno non patrimoniale subito dalla vittima, può procedere in via equitativa, senza l'obbligo di indicare analiticamente gli specifici elementi valutativi considerati, essendo sufficiente che la somma liquidata risulti razionalmente adeguata all'entità della sofferenza causata dalla violenta aggressione e conforme ai consolidati criteri della civile convivenza. La presenza di testimoni oculari, come i carabinieri intervenuti sul luogo dei fatti, esclude la possibilità di invocare una situazione di pericolo reale o ragionevolmente percepita, che possa giustificare il comportamento violento dell'imputato. Inoltre, l'indole aggressiva e la reciprocità delle offese della persona offesa non sono elementi idonei a configurare l'attenuante della provocazione, in quanto il comportamento violento dell'imputato non può essere considerato una reazione proporzionata e giustificata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FERRUA Giuliana - Presidente

Dott. BEVERE Antonio - rel. Consigliere

Dott. SAVANI Piero - Consigliere

Dott. BRUNO Paolo Antonio - Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 56/2010 TRIBUNALE di CAGLIARI, del 25/11/2010;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 22/03/2013 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANTONIO BEVERE;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Fraticelli Mario, che ha concluso per l'inammissibilita'.

FATTO E DIRITTO

Con sentenza 25.11.2010, il tribunale di Cagliari ha confermato la sentenza 4.2.2010 …

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