Cassazione penale Sez. II sentenza n. 24688 del 15 giugno 2009

ECLI:IT:CASS:2009:24688PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il giudice di legittimità, nel sindacare la motivazione della sentenza di appello che ha confermato la condanna al risarcimento dei danni in favore della parte civile, nonostante l'estinzione del reato per prescrizione, non è tenuto a riesaminare questioni di merito già esaminate e disattese dal giudice di primo grado, essendo sufficiente il richiamo alla motivazione di tale sentenza, purché essa sia immune da vizi logici manifesti. Inoltre, il giudice di legittimità, nel controllo di legittimità, non deve stabilire se la decisione di merito proponga la migliore ricostruzione possibile dei fatti, né deve condividerne la giustificazione, ma deve limitarsi a verificare se tale giustificazione sia compatibile con il senso comune e con i limiti di una plausibile opinabilità di apprezzamento.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COSENTINO ((omissis)) - Presidente

Dott. PAGANO Filiberto - Consigliere

Dott. PRESTIPINO Giovanni - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Pe. Ma. , nato a (OMESSO);

avverso la sentenza della Corte d'appello di Trieste, Sezione 2 penale, in data 18.10.2005;

Sentita la relazione della causa fatta, in pubblica udienza, dal consigliere Dr. Piercamillo Davigo;

Udita la requisitoria del sostituto procuratore generale, dott. ((omissis)), il quale ha concluso chiedendo che il ricorso sia rigettato;

Udito il difensore delle Parte civili Te. It. S.p.…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.