Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Latina sentenza n. 832 del 2014

ECLI:IT:TARLT:2014:832SENT

Massima

Generata da Simpliciter
Il provvedimento di decadenza del permesso di costruire, adottato ai sensi dell'art. 15, comma 2, del d.lgs. n. 380 del 2001, ha carattere strettamente vincolato all'accertamento del mancato inizio e completamento dei lavori entro i termini stabiliti dalla legge, salvo proroga. Tale provvedimento ha natura meramente dichiarativa di un effetto verificatosi ex se, in via diretta, con l'infruttuoso decorso del termine prefissato, con conseguente decorrenza ex tunc. La riconduzione entro precisi termini dell'attuazione del contenuto abilitante del permesso di costruire trova la sua ragione d'essere nell'esigenza che essa sia sempre conforme alla disciplina urbanistica ed edilizia della porzione di territorio interessata, che può mutare nel tempo in presenza di nuove e diverse scelte di pianificazione. Il provvedimento di decadenza può essere adottato in presenza dei presupposti strettamente prefigurati dalla legge, ovvero la violazione del dato temporale dell'inizio e completamento dei lavori in presenza dell'inerzia, non assistita da giustificazione, del titolare del permesso di costruire a realizzare l'intervento, a tutela dell'interesse primario di non mantenere nel tempo in vita titoli non più conformi alla disciplina urbanistica ed edilizia della zona in atto. Il termine di durata del permesso edilizio non può mai intendersi automaticamente sospeso, essendo al contrario sempre necessaria, a tal fine, la presentazione di una formale istanza di proroga, cui deve comunque seguire un provvedimento da parte dell'Amministrazione che ha rilasciato il titolo, che accerti l'impossibilità del rispetto del termine, e solamente nei casi in cui possa ritenersi sopravvenuto un factum principis ovvero l'insorgenza di una causa di forza maggiore.

Sentenza completa

N. 00744/2006
REG.RIC.

N. 00832/2014 REG.PROV.COLL.

N. 00744/2006 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

sezione staccata di Latina (Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 744 del 2006, proposto da: ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)) e ((omissis)), nella qualità di aventi causa della DI.C.O.R. Srl, posta in liquidazione e cancellata dal registro delle imprese in data 22 marzo 2011, rappresentati e difesi dagli avv.ti ((omissis)) ed ((omissis)), con i quali domiciliano, ex lege, presso la Segreteria di questa Sezione in Latina, via A. Doria, 4;

contro

Comune di Spigno Saturnia, in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio dell’avv. ((omissis)) in Latina, via Nervi, centro comm…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.