Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 31930 del 5 agosto 2024

ECLI:IT:CASS:2024:31930PEN

Massima

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Il legittimo impedimento dell'imputato a comparire in udienza, ai sensi dell'art. 420-ter c.p.p., non può essere desunto automaticamente dalla mera esistenza di patologie più o meno invalidanti, ma richiede la dimostrazione di un'impossibilità effettiva, assoluta e non dominabile, neppure con opportuni presidi medici, di partecipare attivamente al processo per l'esercizio del diritto di difesa. Il giudice, nel valutare la fondatezza della richiesta di rinvio per legittimo impedimento, deve operare un bilanciamento tra il diritto di difesa dell'imputato e il principio di ragionevole durata del processo, rigettando la richiesta ove ritenga che l'imputato possa comunque partecipare all'udienza con l'ausilio di idonei mezzi di supporto. La motivazione del provvedimento di rigetto deve dare conto in modo logico e coerente delle ragioni per le quali il certificato medico prodotto non è ritenuto idoneo a giustificare l'impedimento dedotto. L'eventuale errore materiale nella citazione di atti contenuti nel fascicolo del pubblico ministero, anziché in quello del dibattimento, non inficia la validità della motivazione della sentenza, ove questa risulti comunque adeguatamente ancorata alle prove acquisite nel corso del giudizio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

composta da

Dott. VILLONI Orlando - Presidente

Dott. GIORGI ((omissis)) - Relatore

Dott. COSTANTINI Antonio - Consigliere

Dott. PATERNO' RADDUSA Benedetto - Consigliere

Dott. DI NICOLA TRAVAGLINI Paola - Consigliere

ha pronunciato la seguente

SENTENZA
sul ricorso proposto da
Ba.Al., nata il 30/04/1968 a Bentivoglio
avverso la sentenza del 05/05/2022 della Corte d'appello di Firenze.
Visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere ((omissis)) Giorgi;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale ((omissis)), che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso;
udito il difensore dell'imputato, Avv. Ma.Ca.Ra., in sostituzione dell'Avv. Gi.Ba., che ha insistito per l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO

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