Cassazione penale Sez. II sentenza n. 34107 del 26 luglio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:34107PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il termine di custodia cautelare per i reati di cui all'art. 407, comma 2, lett. a), c.p.p. è aumentato di sei mesi rispetto al termine ordinario, indipendentemente dalla qualificazione giuridica del fatto accertata in sentenza. Ai fini del calcolo del termine di fase, occorre fare riferimento alla contestazione originaria e non a quanto ritenuto nella sentenza di condanna, applicandosi il combinato disposto degli artt. 303, comma 1, lett. b), n. 2) e 303, comma 1-bis, lett. b), nonché 407, comma 2, lett. a), c.p.p. Tale aumento automatico del termine di custodia cautelare per i reati di particolare gravità non contrasta con gli artt. 13 e 24 Cost., in quanto il legislatore ha inteso prevedere un trattamento differenziato in ragione della rilevante gravità di tali fattispecie delittuose. Il mutamento della qualificazione giuridica del fatto in sede di sentenza di primo grado, con esclusione di un'aggravante originariamente contestata, non incide sui termini di custodia cautelare già esauriti, i quali vanno commisurati in relazione alla contestazione iniziale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Presidente

Dott. MANTOVANO Alfredo - Consigliere

Dott. CIANFROCCA Pierlui - rel. Consigliere

Dott. AIELLI Lucia - Consigliere

Dott. SGADARI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto nell'interesse di:
(OMISSIS);
contro l'ordinanza resa dal Tribunale di Napoli - Sezione per il Riesame dei provvedimenti sulla liberta' personale - del 17-23.4.2019;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere, Dott. ((omissis));
udito il PM, nella persona del Sostituto Procuratore Generale, Dott.ssa ((omissis)), che ha concluso per il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 17-23.4.2019 il Tribun…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.