Tribunale Amministrativo Regionale Piemonte - Torino sentenza n. 965 del 2011

ECLI:IT:TARPIE:2011:965SENT

Massima

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Il provvedimento amministrativo di diniego di un contributo finanziario comunitario deve essere adeguatamente motivato, indicando in modo chiaro e specifico i requisiti soggettivi previsti dal bando che non risultano soddisfatti dal richiedente. In caso di successivo riesame e autoannullamento del provvedimento di diniego, con conseguente accoglimento della domanda di contributo, le spese di giudizio devono essere poste a carico dell'amministrazione che ha emanato l'atto illegittimo poi caducato in via di autotutela, in applicazione del principio della soccombenza virtuale. Il giudice amministrativo, in tale ipotesi, deve dichiarare la cessazione della materia del contendere, non essendo più necessario procedere all'esame delle censure proposte avverso l'originario provvedimento di diniego.

Sentenza completa

N. 01674/2003
REG.RIC.

N. 00965/2011 REG.PROV.COLL.

N. 01674/2003 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Piemonte

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1674 del 2003, proposto da:
A.C.C.S.I. S.r.l., rappresentata e difesa dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio dell’avv. ((omissis)) in Torino, via Gioberti, 16;

contro

Regione Piemonte, non costituita in giudizio;
Istituto Finanziario Regionale Piemontese - Finpiemonte S.p.a., non costituita in giudizio;

per l'annullamento

della nota 1.9.2003, prot. AS/am/03/385 della Finpiemonte S.p.a., ricevuta dalla ricorrente in data 2.10.2003, di diniego della richiesta di contributo comunitario a valere sulla linea 1.2 Obiettivo 2 - Reg. UE 1260/99 - Docup Regione Pi…

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