Il provvedimento amministrativo di cessazione parziale dell'attività di somministrazione di alimenti e bevande per esercizio abusivo su suolo pubblico è legittimo, in quanto l'amministrazione comunale è tenuta a vigilare sull'osservanza delle prescrizioni relative all'utilizzo del suolo pubblico da parte dei pubblici esercizi, al fine di garantire il corretto e ordinato svolgimento delle attività economiche e la tutela dell'interesse pubblico. Tuttavia, il sopravvenuto mutamento del quadro normativo, con l'introduzione di misure finalizzate ad agevolare la ripresa economica e semplificare l'iter autorizzativo per l'esercizio dell'attività di somministrazione all'aperto, può determinare il venir meno dell'interesse del ricorrente alla decisione del ricorso, rendendo il giudizio improcedibile per sopravvenuto difetto di interesse. In tali casi, il giudice amministrativo è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso, compensando integralmente le spese di lite tra le parti, in considerazione del mutato contesto normativo e fattuale intervenuto nelle more del giudizio.