Cassazione penale Sez. II sentenza n. 3586 del 24 gennaio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:3586PEN

Massima

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Il concorso dell'imputato nella commissione del reato presupposto esclude la configurabilità del reato di ricettazione, in quanto viene meno il requisito dell'acquisto o ricezione della cosa proveniente da delitto, essendo l'imputato partecipe della stessa attività criminosa che ha prodotto il bene oggetto della successiva condotta di ricettazione. In tali ipotesi, l'accordo negoziale sulla pena non può ritenersi validamente formato, in quanto la diversa qualificazione giuridica del fatto, che esclude la configurabilità del reato di ricettazione, non presenta margini di opinabilità, configurandosi un errore manifesto tale da far ritenere un indebito accordo non sulla pena ma sul reato. Pertanto, la sentenza di applicazione della pena su richiesta deve essere annullata, con conseguente trasmissione degli atti al giudice di merito per la corretta qualificazione giuridica del fatto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Presidente

Dott. DAVIGO Piercamill - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

Dott. PELLEGRINO Andre - est. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), n. a (OMISSIS), rappresentato e assistito dall'avv. (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 922/2012 del Giudice monocratico del Tribunale di Pisa sezione distaccata di Pontedera del 15.05.2012;

rilevata la regolarita' degli avvisi di rito;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

sentita la relazione della causa fatta dal Consigliere Dott. ((omissis));

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