Cassazione penale Sez. III sentenza n. 27833 del 6 luglio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:27833PEN

Massima

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Il divieto di accesso ai luoghi dove si svolgono competizioni agonistiche, previsto dalla legge, costituisce una misura interdittiva di competenza dell'autorità di pubblica sicurezza, finalizzata a prevenire episodi di violenza in occasione o a causa di manifestazioni sportive. L'obbligo di presentarsi presso un ufficio di polizia, contestualmente imposto, ha carattere accessorio e strumentale, volto ad assicurare l'effettiva osservanza del divieto di accesso. Per disporre tale obbligo di presentazione, oltre all'adozione del divieto di accesso, è necessario che il provvedimento del questore evidenzi specifiche ragioni di pericolosità sociale del soggetto, tali da rendere insufficiente il solo divieto di accesso. La durata del divieto di accesso e dell'obbligo di presentazione non può essere inferiore a cinque anni nei confronti di chi sia già stato destinatario di analoga misura. L'obbligo di presentazione può essere esteso anche alle partite amichevoli, purché siano conoscibili dal destinatario della prescrizione attraverso una preventiva e adeguata pubblicità. Il giudice, in sede di convalida del provvedimento, deve verificare la sussistenza di tutti i presupposti di legge, compresa la proporzionalità della durata della misura, potendo eventualmente ridurla.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GRILLO Renato - Presidente

Dott. SOCCI Angelo Matteo - Consigliere

Dott. ACETO Aldo - rel. Consigliere

Dott. GENTILI Andrea - Consigliere

Dott. DI STASI Antonella - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS) il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 30/05/2015 del Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Reggio Calabria;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ACETO Aldo;
letta la requisitoria scritta del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. IACOVIELLO Francesco Mauro, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Il sig.…

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