Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Salerno sentenza n. 1835 del 2021

ECLI:IT:TARSA:2021:1835SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il caso di occupazione sine titulo di un terreno da parte di un'Amministrazione comunale per la realizzazione di un'opera pubblica, in assenza di un valido provvedimento espropriativo, afferma i seguenti principi di diritto: 1. L'occupazione e la trasformazione di un bene privato da parte della Pubblica Amministrazione, in assenza di un regolare procedimento espropriativo concluso con l'emanazione del decreto di esproprio, integra un illecito permanente, che non consente l'acquisto della proprietà per usucapione da parte dell'Amministrazione, in quanto il possesso non può essere qualificato come pacifico e non violento. Il termine di decorrenza dell'usucapione, ove configurabile, decorre dalla data di entrata in vigore del Testo Unico sugli espropri (30 giugno 2003) e può essere interrotto dalla proposizione di un'azione giudiziale da parte del proprietario. 2. L'istituto della "specificazione" di cui all'art. 940 c.c. non è applicabile al caso di trasformazione di un bene immobile da parte della Pubblica Amministrazione, in quanto tale norma si riferisce esclusivamente alla trasformazione di beni mobili mediante il lavoro manuale. Parimenti, il principio dell'accessione invertita, elaborato dalla giurisprudenza, non può più trovare applicazione, essendo stato espunto dall'ordinamento in quanto contrastante con i principi affermati dalla Convenzione Europea dei Diritti dell'Uomo. 3. In presenza di un'occupazione sine titulo di un terreno e della sua successiva trasformazione da parte dell'Amministrazione, in assenza di un valido provvedimento espropriativo, il giudice amministrativo, su domanda del proprietario, non può sostituire la propria valutazione a quella dell'Autorità competente, ma deve ordinare all'Amministrazione di esercitare, entro un termine perentorio, l'opzione tra la restituzione del bene o l'attivazione del procedimento di acquisizione previsto dall'art. 42-bis del Testo Unico sugli espropri. In caso di inerzia dell'Amministrazione, il giudice può nominare un commissario ad acta per l'esercizio di tale opzione. 4. La mancata conclusione del procedimento espropriativo con l'emanazione del decreto di esproprio comporta l'illegittimità dell'occupazione e della trasformazione del bene da parte dell'Amministrazione, con conseguente diritto del proprietario al risarcimento del danno, la cui prescrizione decorre dalla cessazione dell'illecito permanente.

Sentenza completa

Pubblicato il 26/07/2021

N. 01835/2021 REG.PROV.COLL.

N. 01498/2014 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

sezione staccata di Salerno (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso, numero di registro generale 1498 del 2014, proposto da:
Maria Stasio, rappresentata e difesa dall’Avv. Angela Ferrara, con domicilio eletto, in Salerno, alla via A. Nifo, 2;

contro

Comune di Serre, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall’Avv. Carmela Trotta, con domicilio eletto, in Salerno, Largo San Tommaso d’Aquino, 3, presso la Segreteria del T. A. R. Salerno;

per l’accertamento

del diritto patrimoniale della ricorrente e per la conseguente condanna del Comune resistente, alla restituzione dei suoli in pristino stato, ovvero per la determinazione …

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