Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Palermo sentenza breve n. 1314 del 2019

ECLI:IT:TARPA:2019:1314SENB

Massima

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Il rilascio di un permesso di costruire è legittimo quando il soggetto richiedente risulta essere proprietario dell'immobile oggetto dell'intervento edilizio, anche qualora in precedenza fosse stato adottato un provvedimento di acquisizione gratuita dell'area di sedime al patrimonio comunale, successivamente annullato in autotutela. Infatti, l'annullamento del provvedimento di acquisizione gratuita ripristina la titolarità del diritto di proprietà in capo al soggetto originario, legittimandolo a ottenere il permesso di costruire. Il principio di diritto affermato dalla sentenza è che il requisito della titolarità dell'immobile, necessario per il rilascio del permesso di costruire, deve sussistere al momento dell'adozione del provvedimento autorizzatorio, a prescindere da precedenti vicende che avessero temporaneamente inciso sulla proprietà. Pertanto, l'annullamento in autotutela di un provvedimento di acquisizione gratuita dell'area al patrimonio comunale ripristina la legittimazione del precedente proprietario a ottenere il permesso di costruire, essendo venuto meno il presupposto che aveva determinato l'illegittimità del rilascio del titolo edilizio. La sentenza sottolinea come il presupposto di fatto su cui si fonda il ricorso, ossia la mancanza di titolarità dell'immobile in capo ai controinteressati, risulti smentito dall'annullamento in autotutela del provvedimento di acquisizione gratuita, con la conseguente restituzione della proprietà ai precedenti titolari. Pertanto, il rilascio del permesso di costruire in favore di soggetti che, al momento dell'adozione del provvedimento, risultavano essere proprietari dell'immobile, è da ritenersi legittimo.

Sentenza completa

Pubblicato il 13/05/2019

N. 01314/2019 REG.PROV.COLL.

N. 00656/2019 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 656 del 2019, proposto da
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune di Terrasini, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dall’avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

nei confronti

((omissis)) e ((omissis)), rappresentati e difesi dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio fisico presso il loro studio sito in Palermo, corso Calata…

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