Consiglio di Stato sentenza n. 8792 del 2023

ECLI:IT:CDS:2023:8792SENT

Massima

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Il Consiglio di Stato, in materia di opere edilizie realizzate senza titolo in aree sottoposte a vincolo paesaggistico, afferma che: 1. I provvedimenti sanzionatori, quali le ordinanze di demolizione, hanno natura strettamente vincolata e, pertanto, non necessitano della previa comunicazione di avvio del procedimento ai sensi dell'art. 7 della L. 241/1990, in quanto incompatibile con l'urgenza di provvedere per la perdurante attualità dello stato di pericolo. 2. La presentazione di una domanda di condono edilizio non autorizza l'interessato a completare, trasformare o ampliare i manufatti oggetto della richiesta, i quali, fino al momento dell'eventuale concessione della sanatoria, restano comunque abusivi. Pertanto, la realizzazione di ulteriori opere in assenza di titolo abilitativo è sanzionabile con l'ordinanza di demolizione. 3. In presenza di opere eseguite in area sottoposta a vincolo paesaggistico, l'avvenuta realizzazione di opere assentibili con DIA, ma non effettivamente autorizzate, legittima il ricorso alla procedura sanzionatoria ex art. 27, comma 2, del D.P.R. n. 380/2001, a prescindere dalla natura pertinenziale o meno delle opere e dal titolo edilizio ritenuto più idoneo. 4. L'abuso edilizio è un illecito permanente, pertanto l'Amministrazione può sempre reprimerlo senza limiti temporali, in quanto il decorso del tempo non genera alcun affidamento del privato, essendo la situazione di illecito permanente. 5. La valutazione circa la presunta impossibilità di procedere alla demolizione delle opere senza arrecare pregiudizio alla restante parte dell'immobile va fatta in fase di esecuzione, a seguito di istanza di parte e di un motivato accertamento da parte dell'Ufficio Tecnico.

Sentenza completa

Pubblicato il 09/10/2023

N. 08792/2023REG.PROV.COLL.

N. 07480/2019 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Settima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 7480 del 2019, proposto da
Pasquale Laudano, rappresentato e difeso dall'avvocato Enrico Angelone, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio Alfredo Placidi in Roma, via Barnaba Tortolini n. 30;

contro

Comune di Torre del Greco, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avvocato Erik Furno, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio Enrico Califano in Roma, piazza dei Consoli 11;

per la riforma

della sentenza del Tribunale Amministrativo R…

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