Tribunale Amministrativo Regionale Puglia - Lecce sentenza n. 487 del 2021

ECLI:IT:TARLE:2021:487SENT

Massima

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Il provvedimento con cui viene ingiunta la demolizione di un immobile abusivo, mai assistito da alcun titolo edilizio, ha natura vincolata e rigidamente ancorata al ricorrere dei relativi presupposti di fatto e di diritto, senza che sia necessaria una specifica motivazione in ordine alle ragioni di pubblico interesse che impongono la rimozione dell'abuso, essendo sufficiente la mera (oggettiva) descrizione delle opere realizzate in assenza di titolo. Tale principio non ammette deroghe neppure nell'ipotesi in cui l'ingiunzione di demolizione intervenga a distanza di tempo dalla realizzazione dell'abuso, il titolare attuale non sia responsabile dell'abuso e il trasferimento non denoti intenti elusivi dell'onere di ripristino, in quanto l'onere della prova in ordine all'epoca di realizzazione dell'abuso edilizio grava sull'interessato che intende dimostrare la legittimità del proprio operato, e non sull'amministrazione, la quale ha solo il potere-dovere di sanzionare l'opera edilizia non assistita da un titolo che la legittimi. Pertanto, l'omessa indicazione nell'ordinanza di demolizione della data di realizzazione delle opere abusive e dei dati catastali dell'immobile non costituisce motivo di illegittimità del provvedimento, essendo tali elementi necessari solo nell'atto di accertamento dell'inottemperanza all'ingiunzione a demolire, ai fini dell'acquisizione dell'area al patrimonio comunale. Inoltre, l'ordinanza di demolizione non richiede una motivazione "rafforzata" in ordine alle ragioni di pubblico interesse che impongono la rimozione dell'abuso, essendo sufficiente la mera descrizione delle opere realizzate in assenza di titolo, in quanto il principio di diritto enunciato dall'Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato con la sentenza n. 9 del 17 ottobre 2017 non ammette deroghe neppure nell'ipotesi di lungo decorso del tempo dalla realizzazione dell'abuso, di titolarità attuale non responsabile dell'abuso e di assenza di intenti elusivi dell'onere di ripristino.

Sentenza completa

Pubblicato il 06/04/2021

N. 00487/2021 REG.PROV.COLL.

N. 00409/2020 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia

Lecce - Sezione Prima

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 409 del 2020, proposto da
((omissis)) e ((omissis)), rappresentati e difesi dall'((omissis)), con domicilio digitale come da P.E.C. da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio dell’((omissis)) in Lecce, via Zanardelli, n. 99;

contro

Comune di Massafra, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'((omissis)), con domicilio digitale come da P.E.C. da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio dell’((omissis)) in Lecce, Piazzetta Montale, n. 2;

per l'annullamento:

- dell’ordinanza di ingiunzione ripri…

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